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17 gennaio 2011

CHE BELLA GIORNATA (2011)



  • PRODUZIONE: ITALIA 2011
  • REGIA: Gennaro Nunziante
  • CAST: Checco Zalone, Rocco Papaleo, Tullio Solenghi
  • GENERE: Commedia
  • DURATA: 97 minuti
Che cosa non si fa per un fratello in crisi depressiva? Lo si accompagna anche a vedere un film di cui mai avresti immaginato di guardare mezza scena, neanche negli incubi più foschi. E invece agli incassi già strabilianti (sì, ma neanche Avatar ha avuto un battage pubblicitario talmente esagerato che la faccia paracula di Checco Zalone compariva per ovunque, dai telegiornali alla Babbara d'Urso) si sono aggiunti anche i miei cinque euro (argh!). 
Sulla strada pel cinema m'è presa l'ansia, cercavo di rassenerarmi pensando alla durata accettabile, la canonica ora e mezza, e all'opera di bene che compivo. 
Quando hanno chiuso le porte della sala, il colpo è stato terribile. "Ormai è fatta, sei dentro" pensavo e ansimavo. "Fatemi uscire! Non torturatemi, vi prego! Sarò buono e bravo, non sarò più cattivo, no no!" urlavo dentro di me. "Perché mi infliggete il supplizio supremo? Che male mai feci?".
Rasserenato, ho assistito al film in un gelo tombale, mentre la sala rideva ogni nano-secondo per faccette senza senso e per scene e battute talmente prevedibili che al momento dei titoli di testa hai già il film tutto in capo, scena per scena, battuta triste dopo battuta squallida. Minuto dopo minuto mi saliva lo sdegno, compassionevole per la stupidità di chi si divertiva davvero, e trattenevo il vomito.
Quando ho visto il nero dello schermo in lutto, le luci, accendendosi, hanno illuminato il cammino della salvezza, la via di uscita dalla sala e dal cinema. Appena fuori ho respirato forte e ho sorriso. Sia lodato il signore. Voglio solo dimenticare.

PS - Preciso, inutilmente, che il film è una bojata immane. Il pollice giù è del tutto scontato.
 

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