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17 febbraio 2011

ALICE IN WONDERLAND (2010)


  • TITOLO ORIGINALE: Alice in Wonderland
  • PRODUZIONE: USA 2010
  • REGIA: Tim Burton
  • CAST: Mia Wasikowska, Johnny Depp, Helena Bonham Carter, Anne Hathaway, Michael Sheen, Christopher Lee, Alan Rickman, Stephen Fry
  • GENERE: Fantasy
  • DURATA: 110 minuti
Come prendere un capolavoro della letteratura e farlo a pezzi. Sulla carta, l'incontro tra il regista visionario Tim Burton e l'opera di Lewis Carroll sembrava dover produrre fuochi d'artifico, invece ci ritroviamo con un film più simile alle Cronache di Narnia e ai fantasy contemporanei che ai romanzi di partenza, perdendo tutto ciò che li rendeva belli e attraenti.
Ispirandosi, come spesso è accaduto per le precedenti traspozioni, ad entrambi i libri con protagonista Alice, Alice nel paese delle meraviglie e Attraverso lo specchio, il film fa della bambina una bella fanciulla diciassettenne (Wasikowska), che, proprio quando riceve la proposta di matrimonio, si ritrova nell'Underworld, frequentato già da piccina, venendo in contatto con tutte i personaggi famosi dell'immaginario di Carroll, dal Bianconiglio al Cappellaio Matto (Depp). La vicenda, però, è del tutto diversa. La Regina Rossa (Bonham Carter) dalla testa troppo grossa ha usurpato il trono delle sorella minore, la Regina Bianca (Hathaway) dagli occhi teneri e dalla boccuccia dolce, che i genitori avevano sempre preferito. Alice, per mettere fine alla tirannia della prima e ripristinare il potere della seconda, dovrà affrontare il mostro Jabberwocky, triste adattamento di quello che era in origine un nonsense.
L'età più matura della protagonista permette un discorso sul passaggio alla vita adulta e uno, per dire, femmista contro le convenzioni che la società impone e sull'affermazione della propria identità, con un lieto fine proprio da film Disney: lei progetta rotte commerciali con la Cina, continuando così il lavoro del padre, senza che la scelta di rifiutare il matrimonio produca scontro; anzi, ottiene ricompensa seduta stante. Incredibile per il tempo in cui la storia è ambientata.
Il mondo delle meraviglie di Tim Burton sarà pure interessante, pieno com'è di strane creature e freaks, come lo strambo e malinconico Cappellaio di Depp o, soprattutto, la magnifica Regina Rossa, che, avendo sempre sofferto della mancanza di apprezzamento da parte dei genitori, che avevano occhi solo per la sorella, cerca l'affetto e l'amore con i mezzi sbagliati, vuole la testa di chiunque le capiti a tiro, capisce che è meglio essere temuta che amata; ma le cadute di stile sono dietro l'angolo: si veda l'orribile balletto assurdo in computer graphic di Depp.
La cosa che sconcerta maggiormente, tanto da far meritare al film il pollice giù, è proprio l'appiattimento della storia ad una qualunque vicenda fantasy à Le cronache di Narnia: ingresso casuale in un mondo fantastico; conoscenza di strani personaggi, alcuni amici, altri meno; conquista dell'arma e preparazione del protagonista; scontro finale; ripristino del mondo perfetto di un tempo.
L'unico autentico tocco burtoniano sta nella pazzia che sembra annidarsi ovunque, dal Cappellaio Matto finanche alla Regina Bianca, anche lei non esente da una strana e sinistra aura di insania. 
 

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